RELAZIONE DEL PRESIDENTE SCI (2011/2013) VINCENZO BARONE
RELAZIONE DEL PRESIDENTE SCI ALL'ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI: ROMA 11 OTTOBRE 2013
Il triennio della mia Presidenza della Società Chimica Italiana volge ormai al termine. E’ dunque tempo di trarre un bilancio di questa esperienza, di delineare un quadro delle attività compiute, dei passi avanti realizzati, ma anche delle difficoltà incontrate.
Si tratta, certo, del dovere di chi ricopre una carica societaria di dar conto del proprio operato ai Soci; ma anche, a un livello più personale, di un’occasione per mettere in prospettiva il senso di un impegno importante, di un’esperienza intensa e coinvolgente. Credo che anche la condivisione di questi aspetti possa contribuire a indicare la giusta rotta per il futuro della Società.
La prima questione che si è posta all’inizio del mio mandato di Presidente, e che ha accompagnato ineluttabilmente tutte le attività del triennio, è quella del risanamento finanziario della Società. La situazione che ho trovato nell’entrare in carica era molto soddisfacente dal punto di vista della visibilita’ e organizzazione della Societa’ anche grazie alle numerose iniziative del mio predecessore prof. Luigi Campanella. Tuttavia, anche a causa delle ingenti spese sostenute per migliorare l’immagine della Societa’ e rinnovarne la prestigiosa sede, le condizioni finanziarie erano davvero preoccupanti: non esagero affatto se dico che la stessa sopravvivenza della Società è stata in forse.
E’ stato quindi indispensabile adottare delle politiche di estremo rigore, che hanno gravato pesantemente sulle Sezioni, sulle Divisioni e sui Gruppi, ma che in primo luogo hanno condizionato il margine di operatività della Sede centrale. Questo triennio di presidenza è stato caratterizzato da un clima di “economia di guerra”: è doveroso tener conto di ciò per porre nella giusta prospettiva le attività e le azioni realizzate.
Con legittima soddisfazione posso affermare che il risanamento è sostanzialmente compiuto: il bilancio è stato rimesso in sesto, e la Società può ora guardare al futuro con ragionevole tranquillità, anche se resta doverosa una certa cautela di gestione.
Il Congresso nazionale della SCI tenutosi a Lecce nel 2011 ha prodotto un ritorno importante per le finanze della Società, oltre a costituire un successo in termini di organizzazione, di partecipazione e di qualità scientifica.
Il Congresso ha rappresentato una delle attività caratterizzanti nella partecipazione della Società all’Anno internazionale della Chimica. Ma più che per le attività rivolte verso l’interno, verso i ricercatori e gli specialisti della materia, l’IYC2011 si è connotato come una grande opportunità per diffondere verso l’esterno, verso il grande pubblico, un’immagine positiva della Chimica, per evidenziare la sua centralità ai fini di uno sviluppo sostenibile.
In verità, fra l’inaugurazione dell’Anno internazionale della Chimica (con una cerimonia all’Accademia dei Lincei per la parte ufficiale, ed una alla Scuola Normale Superiore di Pisa per la parte scientifica), e la chiusura (di nuovo all’Accademia dei Lincei), le iniziative che si sono succedute sono state davvero molte e molto seguite. Fra tutte, mi piace sottolineare il successo di due iniziative che si sono rivolte in particolare ai giovani con l’obiettivo di avvicinarli alla chimica, di rafforzarne le competenze, e di incoraggiare l’interesse per la scienza in generale: il concorso “Tutti pazzi per la chimica!”, per studenti e insegnanti delle scuole secondarie di primo grado, e il concorso nazionale Piano Lauree Scientifiche.
Un obiettivo che rientrava fra i miei impegni programmatici principali, e che ritengo sia stato realizzato con successo, è il rilancio della caratterizzazione scientifica della Società. Si è lavorato per questo su vari fronti; ma soprattutto si è individuata una strategia generale e duratura, centrata sull’istituzione di una Commissione scientifica che riunisce figure dall’elevato profilo scientifico nelle diverse aree della Chimica.
La Commissione rappresenta un punto di riferimento per l’elaborazione delle politiche scientifiche della Società; tanto per fare un esempio, il lavoro della Commissione è stato importante per la valutazione e valorizzazione delle attività scientifiche dei giovani ricercatori chimici che hanno saputo distinguersi per originalità e risultati raggiunti.
In questa stessa ottica di riconoscimento dell’eccellenza scientifica rientra l’elaborazione di un nuovo regolamento per il conferimento delle Medaglie SCI, che mira ad accrescerne il prestigio internazionale. Due nuove medaglie di nuova istituzione, la Medaglia “Enzo Tiezzi” e la Medaglia “Cesare Pisani”, dedicate rispettivamente alle tematiche ambientali e alla modellistica teorico-computazionale, segnano il riconoscimento da parte della Società di due settori rapidamente emergenti della Chimica.
L’istituzione degli Avogadro Colloquia rappresenta un altro tassello nell’opera di rilancio della Società nel panorama scientifico nazionale e internazionale. I Colloquia, nella cui organizzazione è, di nuovo, fortemente coinvolta la Commissione scientifica, vogliono infatti rappresentare un forum di discussione su temi di punta della Chimica, con la partecipazione di scienziati di spicco del settore, ma allo stesso tempo con il coinvolgimento attivo di giovani ricercatori promettenti.
Sempre verso i giovani, ma questa volta in una fascia di età pre-universitaria, si rivolgono i Giochi e le Olimpiadi della Chimica. Queste attività rappresentano tradizionalmente un fiore all’occhiello della SCI: il riassetto organizzativo che è stato affrontato recentemente, basato sull’individuazione di una chiara gerarchia di responsabilità e sul coinvolgimento di un numero ampio di Soci, mira appunto a garantire che anche per il futuro si possa mantenere lo stesso livello di successo. Allo stesso tempo, a livello universitario e post-universitario e’ stata realizzata la Scuola di Specializzazione in Valutazione e Gestione del Rischio Chimico iniziata dal mio predecessore.
La rivista “La Chimica e l’Industria” rappresenta un canale di comunicazione importante della SCI, ma allo stesso tempo rappresenta una spesa gravosa nel bilancio della Società; un passaggio completo dal formato cartaceo a quello elettronico potrebbe mitigare il problema, ma rischierebbe al momento di avere un impatto negativo sulla diffusione reale della rivista. Il problema è stato affrontato attraverso un accordo – in via di completa definizione – con l’Ordine dei Chimici, che consentirà non solo di tagliare i costi a carico della SCI, ma anche di allargare la platea di lettori e di rilanciare l’interesse della rivista.
Anche sul fronte delle riviste internazionali di cui la società è comproprietaria, il coinvolgimento è stato convinto e crescente, ed è stato ripagato dai buoni successi delle riviste in termini di collocazioni editoriale.
In un periodo in cui le problematiche connesse alla valutazione della ricerca, sia a livello di Istituzioni che di singoli ricercatori, hanno acquisito una grande rilevanza normativa e un impatto mediatico senza precedenti, la SCI non si è sottratta al suo ruolo di grande Società scientifica, e ha elaborato, anche con l’aiuto del gruppo Senior di recente costituzione, un intervento articolato e ampiamente condiviso. La fitta discussione che ha accompagnato la stesura del documento sulla valutazione ha costituito un importante momento di riflessione e di chiarezza all’interno della comunità chimica nazionale; la disponibilità di una piattaforma comune è stata poi un elemento di forza nel momento in cui la comunità chimica si è dovuta confrontare con realtà esterne numerose e variegate, non di rado portatrici di percezioni profondamente differenti.
In una maniera indiretta, ma non per questo meno rilevante, la Società è stata presente anche in istanze valutative specifiche; ad esempio nella VQR, che ha visto coinvolti numerosi Soci come membri della Commissione scientifica (cfr. documento VQR sulla chimica).
E’ tuttavia auspicabile che la Società possa essere coinvolta in maniera più istituzionale in questo genere di processi di iniziativa ministeriale. Già a fine 2011 è stato firmato un protocollo di intesa con il Miur, che dovrebbe appunto costituire un passo in questa direzione, e a cui stiamo ora cercando di dare piena attuazione dopo le difficoltà legate agli avvicendamenti politici. Un primo risultato concreto in questa direzione è il protocollo che, coinvolgendo anche il Progetto Lauree Scientifiche e Federchimica, garantisce il supporto anche finanziario ai Giochi e alle Olimpiadi della chimica.
Varie iniziative sono state prese per diffondere l’immagine della Società e per attivare nuovi canali di comunicazione sia verso i Soci che verso l’esterno. Anche qui, si è proceduto in primo luogo con un’iniziativa di strategia organizzativa, individuando un Comitato di redazione che si faccia carico di proporre e di implementare le politiche di immagine e di comunicazione della Società.
Dal punto di vista operativo, il sito web, che rappresenta in pratica il primo front-end delle interazioni interne ed esterne con la SCI, è stato completamente ridisegnato e rinnovato, ed è ora in grado di ospitare ordinatamente, in sezioni specifiche, anche i contenuti relativi alle Divisioni, Sezioni e Gruppi. E’ stata inoltre lanciata una nuova iniziativa, il blog della SCI, per stimolare e ospitare interventi e discussioni su tutte le tematiche di interesse chimico. Rispetto a canali di comunicazioni più tradizionali, nel blog la scelta degli argomenti è sostanzialmente lasciata ai partecipanti alle discussioni, in modo però che non siano implicate prese di posizione ufficiali da parte della Società.
Nel complesso, sono state realizzate iniziative numerose e rilevanti; in molti casi, ciò è stato possibile grazie all’introduzione di nuove strutture di gestione, che si sono rivelate agili ed efficaci. Riuscire a portare avanti con successo queste attività, e tante altre che non ho menzionato, ha richiesto uno sforzo costante da parte di tutti: nel mio ruolo di Presidente ho potuto fidare sul sostegno fattivo dei Vicepresidenti, dei Consiglieri, dei Presidenti delle Divisioni, delle Sezioni e dei Gruppi; di tanti Soci coinvolti nelle Commissioni, nei Comitati, nelle singole iniziative: a tutti va un sincero ringraziamento, a nome della Società e mio personale.
Se questo insieme di iniziative e di innovazioni realizzate viene adesso inquadrato nel contesto della drammatica situazione finanziaria iniziale, che è stata affrontata e risanata nel corso del triennio, credo di poter affermare senza infingimenti che realizzare tutto ciò è stato un successo.
Il Presidente SCI
Prof. Vincenzo Barone